Le fotografie più belle spesso sono quelle che hanno un qualcosa da dire (e non solo in ambito giornalistico): il premio world press of the year, recentemente attribuito ne è la dimostrazione. Questa fotografia che ho realizzato e che contrappone Città Alta al buio (illuminata dalla Luna) a Bergamo Bassa accesa come un albero di Natale, prova a parlare dell'essenza di un bell'evento organizzato a Bergamo sulla scia di «M'illumino di meno», una grande campagna radiofonica promossa da Radio2 e supportata da vari enti ed istituzioni nazionali e non sul tema del risparmio energetico.
Siamo una società che consuma (e spreca) una spropositata quantità di energia, non c'è molto margine per ribattere: io stesso in questo momento sto scrivendo utilizzando un PC, mentre ne ho un altro acceso a due metri da me, con la radio in sottofondo e le maniche della felpa arrotolate perché i 21 gradi nella mia stanza sono più di quanti mi piacerebbe sentire. Eventi che ci ricordino il costo ambientale dell'utilizzo dell'energia nelle sue molteplici forme ed il valore del risparmio energetico sono sempre i benvenuti (per la cronaca, ho appena spento radio ed uno dei PC).
Bergamo in questo caso è stata in grado di unire l'utile al dilettevole, lanciando il messaggio "green" spegnendo per un'ora le luci pubbliche nel suo «cuore storico», in una serata dal sapore magico. Città Alta al buio è bellissima, ma questo non è un gran complimento perché Bergamo Alta è bellissima anche in pieno sole, nella nebbia o sotto alla pioggia, quindi fino a qui nulla di nuovo.
La verità però, e qui a parlare è la mia innata misantropia, è che il risultato è stato un po'... Per dirla brutalmente: «un grande 'puttanaio' al buio» (scusate il francesismo). Attenzione, non fraintendetemi, è molto bello vedere le vie di Città Alta piene di persone, ma ieri semplicemente c'erano più persone di quante ce ne sarebbero dovute essere per gustarsi un vero «momento di magia». Non è un caso quindi che la mia fotografia dell'evento, contrariamente a quanto avevo ipotizzato, mostri una Bergamo «da fuori» e non l'interno di qualche via.
A questo si aggiunge una cosa che suggerirei agli organizzatori se decidessero di riproporre l'evento: l'enorme numero di persone ha semplicemente azzerato l'effetto delle numerose candele poste sulla strada. Se invece di poggiare le candele sui sampietrini fossero state poste delle torce appese alle pareti delle case che si affacciano sulla via centrale credo che il risultato sarebbe stato clamorosamente più «d'impatto». Per ogni candela appoggiata sul lastricato, c'erano attorno 4 fotografi con annessi cavalletti ai quali bisognava aggiungere la fiumana di gente presente... Capite bene che "l'effetto candele" è andato un po' a farsi benedire.
Detto questo, concludo facendo i miei complimenti a chi ha organizzato questo bell'evento che ha permesso di vedere Bergamo sotto una luce nuova: quella del «buio». Assolutamente da riproporre, magari su più giorni!
PS: queste immagini notturne presentano il solito problema del dubbio di come possiate vederle, ho notato che passando da uno schermo all'altro il risultato che appare è clamorosamente diverso... Se vi sembrano foto orribili sappiate che c'è una remota possibilità che sia colpa del vostro schermo ;)