Città e Paesi
Da qualche mese ho nel mio 'arsenale fotografico' un drone, un piccolo drone direi. Ho la fortuna (grazie Giulia grazie Marco) di poter far volare un DJI Mini 2 che con i suoi 249 grammi è uno dei droni più performanti in circolazione per questa fascia di peso. Sono sincero: magari è perché sto diventando vecchio e questo mi rende meno avvezzo alle novità, ma è un oggetto il cui uso mi sottopone varie sfide, sfide che probabilmente in passato non avrei nemmeno notato (mi piace pensare che sia esperienza nel notarle e non pura e semplice vecchiaia 😅).
Prima fra tutte è la necessità di pensare in modo completamente diverso: l'illusione di portare l'esperienza fotografica a bordo del drone è, appunto, un'illusione o quasi. Dico questo perché potersi muovere su tutti gli assi per scattare una fotografia (sinistra/destra, su/giù, avanti/indietro) è una cosa che se da una parte apre un mondo di nuove possibilità dall'altra è destabilizzante e rende meno istintiva la composizione degli scatti.
Pubblico questo post a grande distanza temporale dall'ultimo e la cosa, ora che ci sto lavorando, mi sembra davvero strana visto che nell'ultimo periodo ho lavorato al sito e mi sono immerso nella fotografia più di quanto abbia fatto almeno negli ultimi 2/3 anni.
Per quanto riguarda il sito l'ho praticamente rifatto da zero, trasferendo i contenuti precedenti e la maggior parte delle parti grafiche dalla versione vecchia a quella nuova. Il motivo di questo rifacimento è stato puramente tecnico: il CMS del sito (il sistema di gestione dei contenuti) necessitava di un importante aggiornamento, motivo per il quale ho colto l'occasione per fare pulizia e ripartire da zero.
Ho avuto la possibilità di passare una bella domenica a Sirmione, la famosa città che si sviluppa su una sottile striscia di terra nella parte meridionale del Lago di Garda.
Due immagini in una settimana, apparentemente quanto detto nell'ultimo post ha una certa base di realtà! Oggi sono uscito a fare due passi con l'idea di vedere se c'era qualcosa da fotografare. Sono uscito senza attese particolari e senza idee. Mi sarebbe stato bene persino tornare a casa senza nemmeno aver tolto il tappo dall'obiettivo.
Ultimo articolo dell'anno (credo): un paio di foto scattate durante una passeggiata sulla ciclabile della Valle Brembana, in zona San Pellegrino Terme. Queste foto, scattate in un periodo di bilanci (la fine dell'anno è un po' così per tutti, non dite di no), mi fanno pensare a come sia cambiato il mio modo di fotografare, di approcciarmi alla fotografia.
Sono pigro, in un certo senso lo sono sempre stato, ma ultimamente più del solito, quindi per questo articoletto riciclo un pensiero che ho postato su Facebook e che trovate qualche riga sotto. Quello che vi dico ora è che ho avuto la fortuna di poter passare a Roma un paio di giorni (la visita si è ridotta ad un pomeriggio/sera), quelle che trovate qui sono le fotografie che ho scattato: ovviamente il livello è quello da "turismo spinto", con la macchina fotografica al collo per fotografare tutto senza una particolare logica :)
«Sapete, è geniale questa cosa che i giorni finiscono. E’ un sistema geniale. I giorni e poi le notti. E di nuovo i giorni. Sembra scontato, ma c’è del genio. E là dove la natura decide di collocare i propri limiti, esplode lo spettacolo. I tramonti» - Alessandro Baricco, Oceano Mare
Abito a Serina, paese dai mille lati positivi ma che tra essi, purtroppo, non offre quello di essere un buon posto per vedere i tramonti. E' forse per questo che il fatto di lavorare spesso in pianura mi porta a rimanere sempre colpito quando la mattina o la sera ci si trova di fronte a quel bel cerchio perfetto poco sopra l'orizzonte: è sempre un momento quasi... Mistico.
Cinque Terre, cinque giorni: se provate a leggere online suggerimenti su come visitare questa splendida parte dell’Italia troverete pareri contrastanti. C’è chi dice che si visitano in un giorno, chi dice in tre, chi dice che bisogna tornarci più volte.
Non so quale sia il modo (o la tempistica) migliore per godersi questo luogo, ma sicuramente ho avuto tempo a sufficienza per apprezzarlo davvero. In 5 giorni (e 140km su e giù per scalinate e sentieri) è stato possibile vedere Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore in momenti della giornata diversi e apprezzarne sia la bellezza paesaggistica sia i lati più intimi.
Bergamo in autunno: beh Bergamo è magnifica in ogni stagione, i colori autunnali possono essere la ciliegina sulla torta.
Era da tanto tempo che mi mancava la voglia di scattare fotografie. Ne ho scattata qualcuna, ma solo perché mi sono imbattuto in scene nelle quali mancava praticamente solo il cartello «fotografa qui». Probabilmente questa pandemia ha influito: mentre pensavo a cosa scrivere mi è venuta in mente la scena del Titanic in cui l'orchestra si mette a suonare in mezzo ai passeggeri nel panico. Certo: se quello che sai fare è suonare, allora suoni. Suoni anche se sei sul Titanic che ha appena fatto centro con un iceberg; suoni per te e magari per gli altri. Peccato che la musica non sia di particolare aiuto su una nave che sta affondando. O forse si?
E' da un po' che ho scattato questa fotografia, ma non l'avevo postata perché ritenevo di non averla ancora "capita".
La considero ambigua: in questi giorni di emergenza a seconda del momento in cui la guardo, intravedo un senso di grande nostalgia o un sussulto di speranza.
Poco prima di Natale sono stato tre giorni a Berlino, città che non avevo mai visitato e che era da un po' che mi ronzava nella testa.
La decisione di partire è arrivata alcuni mesi fa, in maniera molto semplice e quasi casuale, ossia attraverso il fatto che ho ricevuto una newsletter da Ryanair che parlava di biglietti mooooolto scontati. Sono stati tre giorni interessanti e divertenti, con alcune storie che è meglio non raccontare, ma ciò che sicuramente posso condividere è quello che ho "capito" di Berlino durante questa breve vacanza..
Lo so lo so, questa storia del pubblicare foto degli stessi luoghi in stagioni diverse sta diventando ripetitiva, anche perché questa inquadratura autunnale di Serina l'avevo già postata su alcuni social l'anno scorso, ma, a dirla tutta, quell'immagine non mi convinceva, o quantomeno, non mi sembrava seguire gli standard delle altre fotografie che ho scattato da quel luogo in stagioni diverse. (A proposito di tali fotografie: le trovate QUI e QUI)
Prima della partenza, mentre stavamo pianificando il viaggio, ci siamo detti: "No ma, ce la prendiamo comoda" e così è stato... Anzi no, non proprio, per nulla.
In poco più di tre giorni abbiamo visitato non dico tutto quello che si può vedere a Budapest, ma quantomeno una buona parte. Siamo entrati nella Sinagoga più grande d'Europa, visto un tramonto spettacolare dal Monumento alla Liberazione ed uno dalla cupola di Santo Stefano, provato le famose terme e provato a vedere l'alba dal Bastione dei Pescatori (maledette nuvole), non ci siamo fatti mancare una birra in uno dei tipici "Ruin Pub" e ci siamo riempiti di piatti tipici ungheresi.
Trentasei ore a disposizione, un'intera città da vedere. Per molte città questo potrebbe essere un tempo più che sufficiente per fare una visita ben fatta con tranquillità, ma non in questo caso: avere 36 ore per visitare Parigi è come sperare di poter leggere l'intera divina commedia nei pochi minuti di attesa della metropolitana in qualche grande città.
E' quindi subito chiaro che più che una rilassante vacanza, la visita alla capitale francese si è trasformata quasi in una maratona: anche le statistiche calcolate dal GPS dello smartphone lo confermano restituendo un totale di trasferimenti a piedi di circa 30Km.
Le fotografie più belle spesso sono quelle che hanno un qualcosa da dire (e non solo in ambito giornalistico): il premio world press of the year, recentemente attribuito ne è la dimostrazione. Questa fotografia che ho realizzato e che contrappone Città Alta al buio (illuminata dalla Luna) a Bergamo Bassa accesa come un albero di Natale, prova a parlare dell'essenza di un bell'evento organizzato a Bergamo sulla scia di «M'illumino di meno», una grande campagna radiofonica promossa da Radio2 e supportata da vari enti ed istituzioni nazionali e non sul tema del risparmio energetico.
Avete provato ad ascoltare ad occhi chiusi le previsioni del tempo durante queste festività?
Non so se me ne sono accorto solamente io, ma ho sentito cose del tipo: «ancora brutte notizie per i prossimi giorni, bel tempo ed alta pressione ci accompagneranno fino a fine anno». Cosa?!?! Da quando il bel tempo è una cattiva notizia durante il periodo delle vacanze? Ovviamente i meteorologi sottointendevano l'attenzione all'inquinamento, ma tutta 'sta storia un sorriso me l'ha strappato.
Per l'utilizzo delle immagini presenti su questo sito, chiedo cortesemente di scrivermi un'email
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