Ieri (13 Agosto 2017 ndr) ho fatto una camminata in montagna classica delle mie estati: quella dei laghi di Carona in alta Valle Brembana. Potrei stare qui a raccontare quanto siano belli questi laghi, quanto sia piacevole il sentiero e bla bla bla, ma finirei per dire cose già dette in altri articoli o ovvietà. Per questo motivo mi limito a riportare il testo di una lapide posta su una chiesetta che si trova a soli 5 minuti di cammino dal rifugio Laghi Gemelli, ma che nonostante questo riceve una frazione infinitesimale delle visite, come se quelle ultime centinaia di passi fossero qualcosa di improponibile per i più.
Questo è un vero peccato (o una vera fortuna, a seconda dei punti di vista), perché il luogo che si raggiunge è davvero incantevole, con una vista sui laghi "Pian Casere" e "Marcio" davvero incantevole e con annesso un pensiero sulla libertà che ho trovato davvero degno di una riflessione sul valore e la storia della libertà. Ecco il testo:
"Nel 1943
affranta da ventennale prigionia
sanguinante
per vecchie e nuove ferite,
la libertà
si rifugiò tra i monti
come tra le guglie di un tempio
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Nel 1945
i volontari
che per lei
avean cospirato combattuto vinto
la restituirono all'Italia
per la seconda volta redenta
su di essa invocando la benedizione divina"