Dopo aver letto alcuni post leggermente "fuori dal comune" su Facebook mi sono ritrovato, dopo una serie di pensieri "a cascata" ad immaginare cosa avrebbero scritto sui social network i grandi personaggi del passato. Da Leonardo da Vinci a Napoleone da Michelangelo a Garibaldi.
E' un giochino interessante se ci pensate un attimo e che mi ha convinto ancora di più che, tutto sommato, i social ci rendono un po' tutti meno "attraenti" ed un po' più "pirloni".
Questi strumenti tendono a farci creare una caricatura più o meno grottesca di noi stessi, tendendo ad appiattire le personalità mostrando solo i nostri interessi e i lati di noi stessi che crediamo (spesso erronamente) essere i migliori. Ci sono quelli che parlano solo di politica o di sport, quelli che scrivono solo delle loro "imprese" e delle loro idee per conquistare il mondo, c'è chi pubblica solo selfie talmente brutti che se li pubblicasse qualcun'altro probabilmente sarebbe denunciato dal soggetto stesso e chi pubblica talmente tante frasi filosofiche che se fossero prese tutte dai baci Perugina, avrebbe il valore della glicemia a sei cifre.
Guardereste la Cappella sistina con lo stesso occhio se vedeste un post di Michelangelo come quello qui sopra? (chiedo ufficialmente scusa all'anima di Michelangelo per il terribile fotomontaggio:P)
E cosa direste di Napoleone che, esiliato a Sant'Elena, pubblica una foto (rigorosamente con l'effetto vignettatura) del suo drink con l'ombrellino multicolore introdotta dalla frase: "Relax sulla spiaggia, invidia eh? @ducadiwellington"?
Non vi verrebbe da ridere, rileggendo alla luce del forte legame tra Lega Nord a Bergamo, il post di Garibaldi con scritto: "Grazie di cuore ai bergamaschi per il loro apporto alla mia spedizione per conquistare il sud Italia, senza di voi, il vostro cuore e le vostre vite la Sicilia, Napoli e tante altre città meridionali sarebbero ancora in mani straniere. Grazie Bergamo, grazie Città dei Mille - :D Soddisfatto presso Teano con VittorioEmanueleII".
La verità è che davanti ad uno schermo tendiamo a sbottonarci di più di quanto il buon senso ci permetterebbe di fare nel mondo reale, probabilmente è anche in questa la chiave del successo del fenomeno social... Non lo so, probabilmente certe idee, certi commenti, certe foto è meglio tenerli per sé. Quello che è certo è che leggere certe cose è un vero spasso!