Cosa si può fare con un flash in una galleria? Oltre che mettere in piedi un autovelox, si può anche "costruire" un molto meno redditizio "mostro della caverna/galleria". Ecco la ricetta per la foto con il mostro, partiamo con gli ingredienti:
1 mostro, in alternativa un qualsiasi uomo/donna
1 galleria (con almeno una curva)
1 flash esterno con un sistema di scatto remoto
1 fotocamera
1 cavalletto (non indispensabile)
Istruzioni:
A) Prendete il vostro mostro e posizionatelo vicino al punto dove la galleria si piega per effettuare la curva e chiedetegli gentilmente di svolgere il suo lavoro, ossia il mostro (fategli assumere una posizione che possa in qualche modo far paura).
B) Dietro al mostro ponete il flash in modo che lo illumini da dietro, proiettando sulla parete della curva della galleria la sua ombra.
C) Ponetevi all'altro capo della curva con la fotocamera, aggiustate l'esposizione di quanto necessario e voilà, il mostro è servito (mettere la fotocamera sul cavalletto potrebbe permettervi di esporre meglio la galleria/caverna senza dover alzare troppo gli ISO).
Dopo queste righe molto in stile "ricetta di cotto e mangiato", credo sia giunto il momento di dare qualche informazione in più sul contesto in cui è stata scattata. Innanzitutto questo scatto è stato effettuato durante una passeggiata sulle montagne intorno a Carona (BG) più precisamente sul sentiero che dal rifugio Laghi Gemelli porta alla diga di Sardegnana, in un tratto molto affascinante dove il sentiero passa attraverso ponti sospesi e tunnel scavati nella roccia. Probabilmente in preda alle allucinazioni dovute alla stanchezza per salita mi è venuta l'idea di realizzare questo scatto, che tutto sommato anche se con qualche errore di esposizione ha un suo perché. Fortunatamente non è stato l'unico scatto di giornata e lungo il tragitto verso la diga del rigufio Calvi mi si sono presentate altre possibilità fotografiche che trovate qui sotto (scatti assolutamente "turistici", senza alcuna pretesa :)) Tutta la zona è molto affascinante e ad occhio e croce direi che il momento migliore per fare fotografie paesaggistiche in questi luoghi sia l'autunno dato l'elevato numero di larici che al termine dell'estate si colorano di meravigliose sfumature di giallo e rosso, e (pura supposizione) la luce migliore dovrebbe al tramonto dato che l'alba viene nascosta dalla conformazione del luogo, spero di poterci tornare presto e nel momento giusto!