Non so se sono io che trovo sempre dei motivi per non scattare delle fotografie o se è una cosa comune, ma ci sono certe viste, certi panorami, certe situazioni… Certe situazioni che ti fanno solo venir voglia di guardare, osservare, quasi contemplare i dettagli e di certo la macchina fotografica è l’ultima cosa a cui pensi. Il fatto di scegliere una focale, un’inquadratura, una determinata profondità di campo mi sembrano quasi degli sfregi alla bellezza di certe scene, come se andassi nella cappella Sistina e per portarmi a casa una parte di quello splendore mi armassi di punta e mazzetta e staccassi un pezzo di affresco. Se avete visto il film “la Leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore, allora sapete che ad un certo punto Novecento quando sente la sua musica riprodotta da un grammofono resta stupito e, parlando con colui che aveva effettuato la registrazione, afferma: “la mia musica non andrà dove ci sono io” andando a sottolineare il legame tra la bellezza della musica e la presenza del pianista stesso, in altre parole è come se Novecento non volesse scindere l’ascolto dei suoi brani dal contesto in cui essi sono suonati.
Ecco, la fotografia che vedete è quasi la rappresentazione grafica di questo discorso: l’immagine può essere bella, brutta, interessante o scontata, metteteci tutti gli aggettivi positivi o negativi che volete, ma è soltanto una fredda registrazione di un evento che va ben oltre quello che potete vedere. Avete presente quando si dice “questa fotografia non rende l’idea di quello che si può vedere dal vivo”? Solo dal vivo si può apprezzare la bellezza di questo luogo, bellezza che se non sono riuscito a descrivere con un’immagine, non posso certo descrivere a parole.
Non ho ancora descritto (se non nel titolo) nè cosa si vede in questa fotografia nè dove sia stata realizzata, ma credo che la maggior parte di coloro che ogni tanto passano da questo sito abbiano già capito tutto: si tratta della vista su Bergamo e sulla pianura padana dalla torre del campanone di Città Alta, in piazza Vecchia, per intenderci. Ho avuto la fortuna di scoprire quasi per caso la notizia che durante alcune serate del mese di Agosto è stato possibile accedere alla torre anche di sera, fino alle 23. Non mi sono lasciato sfuggire l’occasione: unica data rimasta era proprio quella del 31 Agosto e così ignorando (fortunatamente) le previsioni che prospettavano l’arrivo della fine del mondo o di qualcosa di molto simile, ho sfidato la sorte. Tre euro e qualche scalino da salire sono davvero un sacrificio minuscolo davanti ad uno spettacolo del genere: sono rimasto come imbambolato per più di un’ora e mezza sotto alle immense campane guardando la luce del giorno diminuire pian piano e le mille luci della città accendersi una alla volta. Per pochi minuti persino la Luna è riuscita a fare capolino tra le nuvole, nuvole che tra l’altro erano spesso illuminate da vari lampi in lontananza. Che fortuna, che gran fortuna!
PS: come al solito con immagini di questo tipo è difficile prevedere cosa si vedrà sui vari schermi e dispositivi... Io ho provato a guardare quest'immagine su quattro schermi diversi e in tutti e quattro i casi l'immagine è molto differente, spero che non vediate colori troppo anomali :)