Generalmente quando esco di casa con l'idea di scattare qualche fotografia parto con le idee abbastanza chiare: non dico di sapere esattamente cosa fotograferò e come, ma un minimo di "linea" da seguire ce l'ho. Ma non oggi. Oggi volevo andare in un luogo con dell'acqua: forse qualche lunga esposizione, magari qualche riflesso da cercare, probabilmente una combinazione acqua/neve.
Ma non ho visto nulla che ha attirato la mia attenzione, almeno fino a quando mi è venuta l'idea di giocare con la prospettiva: togliendo i riferimenti, un salto d'acqua di pochi centimetri può sembrare una grande cascata. Quello che vedete qui infatti è un salto che ad occhio e croce non è più alto di 40cm, 50cm ad esagerare. Nonostante mi sia impegnato per togliere ogni riferimento riguardante la scala delle dimensioni, il muschio ha opposto qualche resistenza (si trovava in una posizione alquanto scomoda), quindi ho deciso di lasciarlo dove era permettendogli di "rovinare" il mio "piano malefico".
Dopo qualche scatto di prova ho notato che sebbene l'idea del gioco di prospettiva avesse un suo perché, mancava ancora qualcosa che potesse attirare l'attenzione. E così è arrivata l'idea del pescatore. Ho preso un biglietto da visita che avevo nello zaino, una penna e ho iniziato a disegnare. Ce l'ho messa tutta, ma questo è davvero quanto di meglio posso fare nel rappresentare la figura umana!
Giusto per localizzare lo scatto, mi trovavo a Passoni, a non più di 50 metri dal luogo di questo Autunno, anzi no.